Appuntamento di grande interesse oggi, 11 dicembre, alle ore 17,00, nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi.
Nell’ambito delle iniziative dell’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franz Caruso, “LibrinComune”, curata dalla delegata alla Cultura Antonietta Cozza, e “Dialoghi al Museo”, curata dal delegato ai rapporti con le comunità religiose, Francesco Turco, sarà presentato il libro di Mons.Giovanni Checchinato, Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, dal titolo “Omelia per gli invisibili” – la storia di un Vescovo dove cresce la quarta mafia. Nel libro, edito da Mondadori, Mons. Checchinato propone una impietosa e preoccupata riflessione critica sulla sua esperienza di Vescovo a San Severo (Foggia), dove ha esercitato il suo magistero episcopale prima di arrivare a Cosenza, in un territorio dove imperversa quella che viene comunemente definita la “quarta mafia”. “Se – scrive Mons.Checchinato – un cristiano va in chiesa per pregare Dio perché gli vada bene una rapina, c’è qualcosa che non funziona. Se in dieci giorni muoiono in due incidenti stradali sedici immigrati, se nel Gran Ghetto di Torretta Antonacci, a pochi chilometri da San Severo, si susseguono incendi che stroncano la vita di gambiani, senegalesi, camerunensi, lavoratori sfruttati da caporali senza scrupoli, un vescovo non può fare finta di niente, allargare le braccia sconsolato e tornare in sagrestia”. Il mondo della mafia e quello degli immigrati sono apparentemente lontani, ma hanno un punto in comune: sono entrambi invisibili.
E di “Omelia per gli invisibili”, oggi, nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, Mons.Checchinato discuterà, dopo i saluti del Sindaco Franz Caruso, con il giornalista Enzo Romeo, vaticanista del TG2. Originario di Siderno, Romeo ha, nel corso della sua attività giornalistica, da inviato speciale e da esperto del mondo della fede e di politica internazionale, raccontato i pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, come, adesso, sta continuando a raccontare il pontificato di Papa Francesco.
Il giornalista di origini calabresi saprà, con le sue domande, stimolare le riflessioni di Mons. Checchinato di cui il volume è particolarmente ricco. Il presule, nei cinque anni di magistero episcopale a San Severo, è entrato tempestivamente nel tessuto sociale del territorio, mettendo in evidenza temi come la criminalità, l’accoglienza e la triste piaga dello sfruttamento nei campi, senza trascurare giovani e persone che soffrono. “Quando sento il termine “ormai”- afferma ancora Mons. Checchinato – mi inquieto. È un sinonimo di disfatta, di rinuncia preventiva di fronte alle difficoltà”. E ancora: “Buoni cittadini si diventa nel corso della crescita, confrontandosi con gli altri, riflettendo sulle nozioni di giustizia, uguaglianza, rispetto e libertà, individuando, imparando e rispettando le regole, intese come frutto di scelte condivise all’interno di una società civile, nell’ambito della quale ogni individuo è chiamato ad apportare il proprio contributo partecipando costruttivamente”.