Che succede se un parroco sprint come Don Mario Ciardullo incontra il fenomeno del momento, quel Cecè Barretta che sta “smuovendo” il panorama musicale calabrese?
Succede che si finisce tutti a cantare e ballare in Oratorio!!!
Le cose sono andate così come le ha raccontate il poliedrico Parroco, di S.Maria della Consolazione in Arcavacata di Rende, al nostro giornale: “in procinto di recarmi ad assolvere uno dei miei tanti impegni di vita pastorale… Che accade? Che mi trovo dinanzi per strada nientemeno che Cecè Barretta!!! E che fai, te lo fai sfuggire??? Proprio no poiché le sue canzoni e il suo ritmo ci accompagnano nelle attività di ballo creata in Oratorio e nei momenti di svago tra gli operatori…Mi avvicino, mi presento, gli dico che ho una comunità giovane, entusiasta e che da poco abbiamo ufficializzato un Oratorio Anspi, dedicato a “Chiara e Carlo” tra i più belli di Italia, e che i bambini impazzirebbero ad incontrarlo…Barretta mi richiama quasi subito dicendomi che sarebbe venuto a Santo Stefano, mercoledì 5 giugno perché “Don Mà mi sei stato subito simpatico e per fare felici i bambini verrò, sarà una visita privata” …
Ed è così che il 5 giugno nell’Oratorio “Chiara e Carlo”, presso la chiesa di Gesù Misericordioso in Santo Stefano di Rende, si sono radunati i bambini e le famiglie, senza troppo clamore per mantenere la promessa fatta a Cecè Barretta di contenere la folla.
Vincenzo Barretta 54 anni, sorriso esplosivo, al secolo Cecè, da Rocca di Neto, piccolo comune del crotonese, è diventato un vero e proprio fenomeno musicale; la sua musica e i versi dialettali portano in giro per la Calabria le bellezze di una regione forse troppo sottovalutata e canta dell’amore, delle donne, delle storie, dei sogni, del vino di questa terra; una musica che travalica i confini e che riempie di nostalgia il cuore degli emigranti e dei loro discendenti. Le piazze, nei più remoti posti della Calabria, traboccano di gente, ma puoi trovare lui e la sua musica su navi da crociera, nei lidi estivi, nei club che ospitano l’artista con la sua chitarra gitana che travolge.
80mila follower su Fb e milioni di visualizzazioni sui social, Cecè Barretta lo hanno visto in carne, ossa e sorriso, i fortunati che lo hanno accolto sulle note di “chisti e vinu i Cirò ca nun tramunta mai” … Entusiasmo alle stelle, bambini che a menadito cantano le sue tarantelle, signore sognanti che agognano ad un selfie con il gradito ospite.
Inizia così uno splendido pomeriggio in cui Cecè si presenta semplicemente, senza neanche la sua chitarra bianca,ma con tanta voglia di ballare, cantare, di lasciarsi sorprendere; un pomeriggio che vede un altro mattatore, il piccolo C. M. che presta, prima la sua voce insieme ad A. D.S. per il videomessaggio, stile “C’è Posta per Te”, che Don Mario Ciardullo ha realizzato per l’occasione, poi si esibisce sul palco con il suo idolo: Iu nun ti pozzu amari, Iu nun ti pozzu aviri…
La musica è vita, è ritmo, è sorriso, è nostalgia, la musica è quando hai finito le parole, la musica sono le lacrime di commozione nel ringraziare per l’accoglienza, sono una chitarra giocattolo di un bambino che è occasione per farsi “piccoli” e mettersi al servizio dei fan.
Come potevano resistere i presenti? Come si fa a non cantare e non ballare??? Il gruppo ballo dell’Oratorio scende in pista e si esibisce in un paio di tarantelle molto apprezzate dall’autore, l’entusiasmo è alle stelle, si uniscono i bambini, gli adulti, il parroco… La gioia è contagiosa.
Termina così con la promessa di un “arrivederci a presto” e nella consegna del gagliardetto e della casacca dell’Oratorio all’artista calabrese, il pomeriggio realizzato grazie a Don Mario Ciardullo e alla disponibilità di Cecè Barretta che con la sua simpatia e gentilezza, il suo garbo, ha realizzato il sogno dei suoi piccoli e grandi ammiratori; “Questo l’ha voluto il Signore” ha detto l’artista al giovane parroco scambiando un abbraccio… Ce ne arriva conferma: “La musica è Dio che sorride all’uomo” recita la famosa frase di un autore sconosciuto…
Luisa Loredana Vercillo