Sono iniziati mercoledì 8 novembre, nella zona Vissinella/Castello, i lavori per la mitigazione del rischio frana nel centro abitato indotto da fenomeni di crollo e colata rapida di detriti. Importo quattrocentomila euro.
L’intervento mira a colmare il deficit strutturale di questa zona del nucleo urbano più antico, soggetto a un processo di erosione che amplifica il dissesto idrogeologico e il pericolo che da esso può derivare. In particolare è prevista la messa in sicurezza e la riqualificazione ambientale mediante la ricostituzione dei fossi di scolo esistenti, la rimozione e/o chiodatura di massi malfermi e la collocazione di rete paramassi. Sarà effettuato il decespugliamento e saranno canalizzate le acque meteoriche mediante la posa di nuova tubazione di convogliamento connessa a pozzetti di raccordo che assicureranno l’innesto al più vicino punto di deflusso. Il rivestimento in materiale geo-composito consoliderà il pendio stabilizzando le rocce ad elevato stato di fratturazione. Saranno ricavati terrazzamenti sul declivio e costruito un muro a sostegno (contenimento) della strada Vissinella. Non ultimo sarà posta in essere una corposa attività manutentiva in vari altri punti della zona Nord di Morano, in Piazza Croce, in via Ficarazzi (fronte Ariella) e in Largo Castello (ripristino pavimentazione).
«Aggiungiamo un altro tassello al mosaico delle iniziative portate a compimento – riferisce il vicesindaco Pasquale Maradei. Stiamo investendo energie progettuali e risorse importanti nel centro storico al fine di programmare validi profili di sviluppo. È chiaro che la crescita di una comunità non può prescindere dalla messa in sicurezza dei luoghi in cui si svolge la quotidianità. Ed è esattamente quanto stiamo cercando di fare. Con questa ulteriore azione mitighiamo notevolmente il rischio idrogeologico di una zona dell’abitato ricca di attrattori architettonici e culturali, come le splendide chiese, il maniero Normanno/Svevo, il polo museale, e conferiamo maggior decoro ai siti. È nostra ferma volontà continuare a migliorare la vivibilità del borgo e siamo convinti che, per quanto in nostro potere, riusciremo nell’intento. Riguardo all’aspetto tecnico – conclude Maradei – le nostre scelte sono state tutte opportunamente verificate da studi geologici, idrologici, idraulici e sismici che ne garantiscono la piena efficacia e ne minimizzano sensibilmente l’impatto ambientale. Anche e soprattutto così valorizziamo e conserviamo l’esistente, rendendolo più appetibile turisticamente e interessante per chi voglia riscoprire le nostre radici o ritornare a risiedere in quei vicoli segnati dalla storia e da una pullulante umanità».