“Piergiorgio Frassati, Chiara Luce Badano, Chiara Corbella, Carlo Acutis, ma anche Marlena Parisi, Maria Concetta De Bartolo: nomi, volti e sorrisi… Non sono solo santi e beati da calendario o della porta accanto, non sono santini immobili da mettere sul comodino, e neanche supereroi dai poteri straordinari e dalla divisa scintillante, ma consapevolezza di una fede vissuta, fede arricchita e incarnata: determinazione, freschezza, gioia di vivere, bellezza fisica e del cuore. Giovani, ragazzi, che come noi hanno fatto della loro vita ordinaria un’avventura straordinaria! Dei supereroi, quelli veri che come scriveva Piergiorgio Frassati, puntano verso l’Alto…Solo per amore, il Suo amore e… Con la forza dei propri sogni! Perché siamo chiamati a farci santi con ciò che c’è, perché solo Lui cambia l’acqua in vino, le nostre debolezze in forza, in gioia, e ci dice che il “meglio deve ancora venire” …Si apre così “Giovani e Santità, Supereroi del nostro tempo” con una giovanissima Aurora Peluso, emozionata ma ferma nella voce. Questo è il “viaggio” a cui gli spettatori sono stati chiamati a partecipare: con leggerezza, senza superficialità, ma con quella gioia che nasce dal puntare sull’essenziale perché si vede bene solo con il cuore. Sul palco a condurre due giovanissimi Pierpaolo Fucilla e Aurora Muto.
L’Inno all’Amore di Deborah Vezzali riempie di emozione il Palacultura di Via Rossini a Rende, la voce della solista del MiseriCoro della Chiesa di Gesù Misericordioso, Gabriella Bencardino è potente…Sono i primi brividi che ci ha regalato lo spettacolo proposto da Don Mario Ciardullo e dai giovanissimi e cori della Parrocchia di S. Maria della Consolazione di Arcavacata. Presenti S.E.R. Mons. Giovanni Checchinato Vescovo di Cosenza-Bisignano, le autorità militari e civili, la Presidente della Provincia dott.ssa Rosaria Succurro, il Primo Rg. dei Bersaglieri di Cosenza guidato dal Ten Col Berardi e dal Capitano Cornacchia.
Nel corso della serata sono stati presentati i due Inni, il primo inciso con il coro Sant’Agostino di Arcavacata diretto dal M° Luigi Iorio, dedicato alla leggenda antichissima dell’icona della Madonna della Consolazione venerata ad Arcavacata e il secondo eseguito dal MiseriCoro di Santo Stefano dedicato all’ immagine di Gesù Misericordioso; entrambi gli Inni sono presenti sul canale Youtube di Don Mario Ciardullo. Il primo inno arrangiato dal cantautore Salvatore Tricanico, nasce da un’idea di Don Mario Ciardullo che ha voluto incidere per sempre e lasciarne traccia indelebile nel tempo un inno tramandato solo oralmente tra gli abitanti di Arcavacata di generazione in generazione.
Il secondo Inno è nato dalla chitarra e la penna di Don Mario Ciardullo, Samuele Cardillo e chi vi scrive. Il progetto ha coinvolto il MiseriCoro, guidato da Samuele Cardillo e i giovanissimi che grazie all’aiuto economico di un anonimo benefattore, si sono visti realizzare il sogno di vedere la sacrestia trasformarsi in una vera sala d’incisione grazie ad Andrea Artale e la chiesa in un set, per girare con le Officine Fotografiche il gioioso videoclip.
E’ stato poi eseguito “Diamante nel Cielo”, altro brano del parroco scritto per ricordare la storia umana, ma anche di grande fede, di Marlena Parisi, una giovane donna di Arcavacata che ha fatto del suo incontro con Gesù, nel momento di sofferenza, le sue ali per il Paradiso. Toccante l’intervento di Fiorella e Lello Parisi genitori della giovane che hanno dettato ai ragazzi una ricetta per vivere nella vita una fede piena e lasciare un segno nel mondo: “vivete sempre con gioia, con il supporto della fede che fa avere amore per tutto e tutti, Gesù ci vuole così, vivi e sorridenti per rendere il mondo migliore” ha detto Fiorella rivolgendosi ai giovani presenti.
Ricordata anche Maria Concetta De Bartolo scomparsa da poco, ex direttore sportivo del Cosenza Calcio Femminile per la sua tenacia, forza e altruismo. A lei è stata dedicato un nuovo brano inedito di Don Mario Ciardullo dal titolo, Sant’ Antonio, contenuto nel prossimo album in uscita. Ospite della serata Antonello Armieri dei kantiere Kairòs con “Siamo Nati” dedicata a Chiara Corbella: la storia, bellissima, della giovane mamma, morta di tumore a 28 anni e vissuta nel nome di Gesù e del suo Amore. L’ospite ha presentato poi un secondo brano “Fino alla fine’, il nuovo singolo appena uscito del kantiere kairòs, la band di musica cristiana. Il brano racconta la storia del beato Mario Borzaga, missionario OMI (oblati di Maria Immacolata) martire in Laos nell’aprile del 1960, morto a soli 27 anni. Mario Borzaga era un musicista, amava la musica ma aveva rinunciato a tutto per vivere in povertà.
Un percorso di musica e riflessioni che evidenziano come Dio sa che dentro di noi c’è un capolavoro, una meraviglia unica e irripetibile e che i santi sono coloro che non si sono accontentati di mantenere nel segreto questa meraviglia, ma hanno accettato di fare della propria esistenza un dono per gli altri, con la grinta di chi crede che la vita è un’avventura meravigliosa e che solo noi possiamo decidere chi vogliamo essere e come vogliamo spenderla. All’arrivo tutti i presenti hanno ricevuto un piccolo filo rosso, da legare al braccio, perché? La leggenda dei paesi orientali racconta che Dio ci fa nascere con un filo rosso attaccato al mignolo, perché l’altro capo è destinato al mignolo di chi ha scelto per noi come anima gemella: è quest’amore indicato da Dio che ci dà la certezza che nell’altro esiste il divino da amare e onorare. I giovani santi ci chiedono di credere a qualcosa di più: ad un filo rosso che lega le vicende della nostra vita, intrecciato alle domande che provocano il nostro oggi, saldo nei tornanti della nostra storia e rintracciabile anche nei sogni e nei desideri del nostro domani. Scoprire le tracce di questo filo rosso, e coglierne la trama che dispiega, è l’arte di riconoscere Dio nella propria vita e la propria vita in Dio: questo è “il filo rosso”, l’amore di Dio nonostante tutto. Così ogni storia, si scopre una storia scritta non a caso, ma una storia scritta nel cuore di Dio. Al termine della serata Don Mario Ciardullo ha letto per i giovani la preghiera di Don Tonino Bello, ”Ala di riserva” da cui Mr. Rain ha ricavato la frase ormai diventata famosissima come ha ricordato il Vescovo Mons. Checcinato, accolto da ripetute ovazioni, disponibile, simpatico e a suo agio sul palco tra i giovani.
Sull’intensa voce del parroco prestata al testo della preghiera, i giovanissimi hanno mimato tre scene ricordando il terremoto in Turchia, la guerra in Ucraina, il naufragio di Cutro accompagnato da passi evangelici. Il tempo è volato, ci salutano così: con il brano “Supereroi” che piano piano invade l’auditorium, i cori sul palco insieme ai bambini, le ali, il ballo dei piccoli, i quattrocento spettatori in piedi ad applaudire per le emozioni, le lacrime, le risate, gli abbracci, la preghiera. Tanta gioia per ricordare di non dimenticare mai di avere radici sulla terra e sguardo al cielo e ali per volare, perché “siamo angeli con un’ala soltanto e riusciremo a volare solo restando l’uno accanto all’altro …”
Luisa Loredana Vercillo
Ph Le Officine Fotografiche