Rende, dedicato a Chiara Luce Badano e Carlo Acutis l’oratorio di S.Maria della Consolazione benedetto ieri da Mons. Checchinato, il parroco Don Mario Ciardullo: “sia il Sorriso di Dio sui nostri ragazzi”

Sono dedicati ai due beati giovanissimi, Chiara Luce Badano e Carlo Acutis i locali dell’oratorio parrocchiale di S. Maria della Consolazione, benedetti ieri dal Vescovo S.E. Mons. Giovanni Checchinato e voluti dal Parroco, don Mario Ciardullo. I locali sono collocati presso la chiesa di Gesù Misericordioso a Santo Stefano di Rende e negli ultimi tre anni erano stati utilizzati come aule scolastiche.

Nel pomeriggio di ieri, con la pioggia che minaccia l’evento, un gran numero di fedeli si raccoglie sul piazzale di accesso per ammirare i volti di Chiara Luce Badano e Carlo Acutis che, sorridenti, campeggiano nel logo esterno, avvolti dai raggi di quel Sole che hanno portato nel mondo, sia pure nelle loro brevi vite. Un gabbiano alla base dei loro volti ci indica che con il Signore accanto si può solo volare… “

Sulla parete dell’ingresso le immagini, di mongolfiere che si alzano leggere e dei due beati sorridenti, accolgono la folla di fedeli che spalancano gli occhi di fronte al colore e alla tenerezza che li avvolge.

Chiara Luce Badano ricorda con le sue parole che “i giovani sono il futuro hanno una vita sola e vale la pena di spenderla bene”. La sua voce, lo sguardo luminoso ed il sorriso travolgente sono a commuovere i presenti, nel video, che verrà proiettato di lì a poco, dove il parroco ha racchiuso la storia d’amore incredibile e di fede che i beati ci hanno lasciato. La mamma di Carlo Acutis, Antonia Salzano, raggiunge tutti in un video di saluto e di auguri per la nascita del nuovo oratorio ( il secondo in Italia dedicato ad entrambi i beati) suscitando nuova commozione e gioia.

“Non c’è speranza di gioia ad eccezione che nelle relazioni umane” scriveva Antoine de Saint-Exupéry , una massima scelta perché richiama quello che il Parroco fin da bambino, ha sempre desiderato: “Sono felice perché essere qui è un sogno che si realizza. Infatti, poter dar vita ad un oratorio, per un parroco è uno dei sogni più belli. Per me l’oratorio è un ambiente sano, bello ed unico nel suo genere. Un luogo dove tutti possano ritrovarsi: bambini, giovanissimi, giovani, adulti, anziani. Un luogo dove crescere attorno allo stesso Padre nella consapevolezza di essere figli. Crescere sotto le ali protettrici di Dio. Un luogo che tutti devono sentire proprio” ha salutato il Parroco nel suo discorso inaugurale dopo i ringraziamenti al Vescovo per la sua presenza e il suo impegno pastorale.

Così è nato in pochi giorni un sogno da realizzare, “un sogno di Dio da sognare” raccontano i più stretti collaboratori del Parroco. Un sogno da subito da consegnare alle famiglie, agli anziani, ai bambini ma soprattutto ai giovanissimi presenti in gran numero.

“Alcuni vedono le cose così come sono e si chiedono perché, poi ci sono quelli che come noi sognano le cose come non sono mai state e si chiedono: perché no? …Ed eccoci qui! Abbiamo pensato a qualcosa di mai visto e abbiamo scelto due giovanissimi santi che hanno fatto la differenza e della loro vita un capolavoro di bellezza. Abbiamo pensato di circondarci di bellezza, di fiaba, della storia del Piccolo Principe un capolavoro senza tempo. Alle pareti dell’ampio salone, coloratissime, si stagliano le immagini e le frasi principali del libro: come si creano i legami di amicizia, come si dedica cura ai rapporti, “è il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante”, cura per le persone, per la natura, e più di tutto vogliamo ricordare che l’essenziale è invisibile agli occhi, si vede bene solo con il cuore che ci riporta a quel -se non ritornerete semplici come i bambini- di Gesù nel Vangelo” spiega la responsabile dell’Oratorio.

La data del 31 ottobre, vigilia della festa dei santi, per inaugurare e benedire l’oratorio se da un lato ricorda a cosa si è chiamati (la santità appunto), dall’altro lato pone i fedeli sotto la protezione dei santi, stelle luminose che brillano sul cammino di ognuno. Da qui la scelta di Don Mario Ciardullo di volere nelle stanze, che ospitano ping pong, biliardini e quanto serve per le attività ricreative e di catechesi, una frase ed un’immagine di Carlo e una frase e un’immagine di Chiara, come segno di costante protezione e vicinanza.

“Si potrà parlare di ORATORIO, quando Dio abiterà veramente ed autenticamente i modi di fare, di pensare, di essere di questi giovani che si vogliono educare alla bellezza, alla solidarietà, all’amore e quando le vite di tanti adulti diventeranno un esempio per i ragazzi che frequenteranno questi locali” è l’obiettivo che si pongono gli animatori ed educatori parrocchiali.

“L’Oratorio sarà IL SORRISO DI DIO su di noi e sui nostri/suoi ragazzi, quelli che non hanno bisogno di nulla, ma che ci guardano per cambiare il mondo per diventare santi” ricorda il Parroco al termine della splendida serata.

Tante le attività in programma che verranno comunicate a breve, intanto ai bambini e ragazzi, l’augurio di essere belli, splendenti, sorridenti, gioiosi: come diceva il beato Carlo Acutis “di non morire fotocopie, ma come originali” … Perché l’essenziale è invisibile agli occhi si vede bene solo con il cuore…

Luisa Loredana Vercillo

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